ALLA RISCOPERTA DEL GRANDE ALBERGO

E DELLA GROTTA MARELLI

Visite Marelli 7 luglio 2019

Davvero interessante l’iniziativa che il FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha organizzato nella giornata di domenica 7 luglio 2019. Stiamo parlando dell’apertura al pubblico del grande albergo in stile Liberty, imponente creazione dei primi del ‘900 progettata dall’architetto milanese Giuseppe Sommaruga e che per decenni ha ospitato facoltosi clienti in villeggiatura sul Monte Campo dei Fiori, sopra Varese. Dopo la sua definitiva chiusura avvenuta nei primi anni ‘60, questo bellissimo edificio rimase praticamente abbandonato a se stesso e la sua riscoperta è avvenuta solo di recente, quando il regista Luca Guadagnino lo scelse per girare buona parte delle scene del film “Suspiria”, remake del celeberrimo capolavoro di Dario Argento. Da allora in molti si sono interessati a questa costruzione, e per soddisfare le numerose richieste il FAI ha pensato bene di organizzare, con il sostegno dell’attuale proprietà, alcune aperture al pubblico, rigorosamente su prenotazione, consentendo l’accesso di appassionati e curiosi attraverso corridoi, sale e scalinate ancora ben conservate, offrendo in tal modo l’opportunità di ammirare gli ambienti e i pregevoli dettagli degli allestimenti. 

Per l’occasione sul posto era presente anche il Gruppo Speleologico Prealpino, che ha proposto a tutti l’opportunità di conoscere la storia e le bellezze naturali della Grotta Marelli, il cui ingresso si apre a ridosso dell’albergo stesso. 

La sua scoperta, avvenuta casualmente nei primi del ‘900 durante i lavori di scavo per la realizzazione di un ristorante, venne subito sfruttata come attrattiva per i clienti dell’albergo i quali, soprattutto durante le torride estati, scendevano volentieri al suo interno per godere del fresco refrigerio, tipico degli ambienti sotterranei. Una ripida scalinata in pietra ha così condotto i visitatori a un’ampia sala sotterranea, per proseguire attraverso una lunga e tortuosa galleria discendente sino a giungere ad una settantina di metri di dislivello. Da qui tutti hanno potuto osservare innumerevoli fenomeni naturali legati alla formazione di questa cavità, mentre le guide raccontavano l’avvincente storia della Grotta Marelli, il cui nome è legato ad uno sfortunato giovane che, il 14 maggio del 1916, perse tragicamente la vita nel tentativo di esplorarla, sino alle successive esplorazioni che negli anni ‘70 consentirono agli speleologi di giungere sino all’impressionante profondità di oltre 500 metri dalla superficie.

Si è trattato indubbiamente di una piacevole esperienza, alla portata di tutti e della durata di circa 30 minuti.