LE NOSTRE ATTIVITà

AVVENTURE

OLTRE IL

BUIO

CORSI DI SPELEOLOGIA
VISITE GUIDATE IN GROTTA
APERTURA RIFUGI ANTIAEREI
PALESTRA DI ROCCIA

CORSI DI SPELEOLOGIa

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Il Gruppo Speleologico Prealpino organizza ogni anno i Corsi di introduzione alla Speleologia per curiosi ed appassionati.

I corsi hanno lo scopo di fornire ai frequentatori tutte le nozioni indispensabili per diventare speleologi, attraverso fasi di addestramento teorico-pratico, alla fine delle quali ogni partecipante avrà acquisito una sufficiente preparazione tecnica, nonché conoscenze teorico-scientifiche relative a discipline inerenti al pratica della speleologia.

I corsi sono organizzati sotto l'egida della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI e diretto da un istruttore CAI, coadiuvato da un pool di speleologi esperti e qualificati.

Per partecipare ai corsi du speleologia, non sono necessarie particolari cognizioni o capacità, ma un minimo di allenamento sportivo o alpinistico è fondamentale per le esercitazioni in palestra di roccia e in grotta, ove sarà richiesto un serio impegno da parte dei partecipanti.

VISITE GUIDATE IN GROTTA

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L’impegno assunto dagli speleologi del G.S. Prealpino  per la divulgazione e la conoscenza del mondo sotterraneo delle grotte si concretizza attraverso le innumerevoli visite guidate che il sodalizio organizza e gestisce ogni anno per scolaresche, gruppi scouts, Associazioni a carattere naturalistico come Legambiente, famiglie e per chiunque desideri partecipare a questi eventi.

Queste interessanti iniziative, condotte in assoluta sicurezza e con la presenza di speleologi di provata esperienza e capacità, vengono effettuate in alcune grotte della provincia di Varese che presentano caratteristiche tali da consentire a persone inesperte di affrontare il percorso sotterraneo senza pericolo, sufficientemente equipaggiati con caschi dotati di illuminazione, guanti e abbigliamento specifico per queste particolari escursioni. Le visite, che mediamente hanno una durata di un paio d’ore, avvengono lungo un percorso prestabilito e con la spiegazione dei vari fenomeni naturali che si incontrano lungo il cammino, ovvero le concrezioni, le forme di erosione sulle pareti della grotta, la presenza di blocchi rocciosi e di ambienti di grandi dimensioni, oltre agli aspetti più suggestivi della visita tra cui, per esempio, il rimanere alcuni minuti in assoluto silenzio e al buio, per percepire i delicati rumori delle gocce d’acqua che con la loro opera contribuiscono alla formazione di meraviglie della natura come le stalattiti e le stalagmiti. Le spiegazioni riguardo l’origine della cavità, i meccanismi di formazione dei fenomeni naturali osservati al suo interno rappresentano pertanto un’occasione unica per conoscere a fondo la realtà delle grotte, le problematiche ad esse legate e quindi la necessità, sempre più urgente, di tutela e salvaguardia di questi delicati fenomeni della natura.

APERTURA RIFUGI ANTIAEREI

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Durante la seconda guerra mondiale, ed in particolare nel corso del 1944, nel sottosuolo di Varese vennero realizzati numerosi rifugi antiaerei, per offrire alla cittadinanza la possibilità di proteggersi dai bombardamenti degli Alleati, che miravano ad indebolire l’apparato bellico italiano colpendo l’azienda Aermacchi, ubicata immediatamente al di fuori dei limiti del centro cittadino. L’unico bombardamento si verificò nell’aprile del 1944, ma da quel giorno l’allarme aereo suonò in città numerose volte, richiamando i cittadini a recarsi nel più vicino rifugio antiaereo. Con la fine della guerra, questi ricoveri sotterranei persero la loro funzione, rimanendo chiusi, a tal punto da quasi dimenticarne l’esistenza.

Dal 2011, grazie alla collaborazione tra Amministrazione Comunale di Varese e Gruppo Speleologico Prealpino, è stato finalmente possibile rendere visitabili due tra le più interessanti e suggestive installazioni sotterranee di questo genere; si tratta infatti del rifugio antiaereo di via Lonati, che si sviluppa sotto la collinetta dei Giardini Estensi, nei pressi di Villa Mirabello, e del rifugio di Viale dei Mille, realizzato sotto la collina nel quartiere di Biumo Inferiore. 

Un paio di volte all'anno i soci del GS Prealpino aprono i rifugi ed organizzano visite guidate al loro interno per dare la possibilità a chiunque di poter riscoprire frammenti di storia celati nel sottosuolo di Varese

palestra di roccia

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La disponibilità di una superficie di oltre 2000 mq costituita da pareti verticali, rappresenta da alcuni anni a questa parte un notevole vantaggio per i soci del G.S. Prealpino. Sul Monte Useria, nel territorio di Arcisate, il sodalizio è difatti titolare di un’area ove è stata ricavata una bellissima palestra di roccia adatta all’addestramento alle tecniche speleologiche di progressione su corda. Un luogo ideale dove effettuare le periodiche uscite di allenamento dei soci e dei simpatizzanti, nel quale si tengono anche corsi sezionali di introduzione alla speleologia e Corsi Nazionali di Tecnica Speleologica, Corsi Nazionali Propedeutici abilitanti all’Esame per Istruttori e così pure Esami per il conseguimento della qualifica di Istruttori della Scuola Naz.le di Speleologia dei CAI.

La presenza di una serie di pareti, che vantano un’altezza tra i 2 e i 50 metri, attrezzate e predisposte con l’installazione di specifici tasselli ad espansione sui quali vengono montati gli ancoraggi necessari per la posa delle corde, consentono di effettuare in assoluta sicurezza manovre di discesa e risalita che spesso vedono impegnate decine di persone contemporaneamente. La superficie estesa ed articolata dell’intera area garantisce a tutti gli operatori ampi spazi di manovra. 

L’area, che per ovvie e necessarie ragioni di sicurezza è vietata ai non addetti ai lavori,  vanta altresì spazi relax con gazebo coperto, tavoli e panche, strutture in grado di offrire riparo e comodità ai frequentatori della palestra durante i momenti di pausa.

Nel corso degli anni gli interventi di miglioramento dell’intera area hanno portato alla realizzazione di nuove opportunità per l’addestramento, tra cui una “via ferrata” che percorre il costone inferiore alla base delle pareti più alte, oltre all’installazione del “palo da teleferica”, una robusta struttura in acciaio idonea alla posa e al tensionamento delle corde sulle quali effettuare spostamenti orizzontali con l’ausilio di carrucole e bloccanti da speleologia.