i fantastici 85 anni
di uno speleologo speciale
E’ davvero incredibile pensare che il 24 febbraio 2021, nel festeggiare il suo 85° compleanno, Maurizio Negrini stava già progettando la sua ennesima escursione in grotta, a dispetto degli anni che avanzano e condizionano inesorabilmente la vita di tutti noi, rubandoci pian piano la possibilità di fare tutte quelle cose che, quando si è giovani, fanno parte della normalità.
Quando nel 2013 si presentò per iscriversi al corso di introduzione alla speleologia, suscitò non poco stupore tra gli organizzatori, del resto non era mai successo che un settantasettenne decidesse di intraprendere una simile esperienza, dedicarsi ad un’attività che richiede notoriamente una buona prestanza fisica e mentale. Alla domanda del direttore del corso su quali fossero le motivazioni per una scelta così inconsueta, Maurizio dichiarò candidamente che, oltre alla passione intrinseca per la natura e tutti i suoi aspetti, aveva deciso di diventare speleologo anche per seguire da vicino le escursioni in grotta del figlio Matteo, già speleologo, per accertarsi che non attuasse manovre pericolose o comunque rischiose durante le progressioni sotterranee.
In questi anni all’interno del Gruppo speleologico Prealpino, Maurizio ha partecipato di sovente alle innumerevoli iniziative sociali, dividendo la passione per le grotte con l’amore per la montagna con escursioni, ovviamente impegnative, tra cui ferrate e alpinistiche. Una vita all’insegna del rischio e dell’avventura, basti ricordare che da giovane fu un valido parà della Folgore. Al compimento del suo 80° compleanno i soci del GSP gli avevano organizzato una bella festa in grotta con tanto di torta e candeline, l’idea era quella di replicare al raggiungimento degli 85, purtroppo il Covid-19 lo ha impedito ma ciò non toglie che i suoi 90 anni li festeggerà assolutamente con gli amici speleologi in una grotta del varesotto.
Non ci è dato sapere se esistano altri “Highlander” di grotta come lui, personaggi che sfidando le leggi della natura umana continuano a praticare attivamente e con entusiasmo la speleologia anche ad età incredibili, come se niente fosse. Nella sua vita egli non si è mai fatto mancare nulla, oltretutto fu anche un accanito fumatore per moltissimi anni. Molti suoi coetanei da tempo si ritrovano sonnecchianti su una poltrona davanti al televisore con un plaid sulle gambe, lui no. Pur essendo un uomo schivo, umile e poco incline ad apparire sotto i riflettori, Maurizio ha sempre preso parte con entusiasmo alle escursioni sotterranee, e la sua ultima uscita risale solo a pochi prima del suo compleanno, quando è sceso nella Grotta Remeron superando su corda una serie di pozzi particolarmente impegnativi e giungendo sulle rive del Lago Bertarelli, ubicato a 150 metri di profondità.
Maurizio non molla, prosegue nel suo incredibile cammino con la stessa energia di una volta e pare proprio che le sue riserve siano inesauribili. Passerà anche questa emergenza, torneranno tempi migliori in cui le attività sociali riprenderanno a pieno ritmo e i suoi compagni d’avventura attendono con impazienza di rivederlo al loro fianco, per condividere quei bellissimi momenti che la speleologia sa regalare.